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di tutto e di niente… un po’

Un paio di settimane fa bighellonavo in Mondadori per non ricordo quale ragione … e come sempre quando entro in una libreria ne sono uscita accompagnata da un nuovo libro (di solito in realtà esco accompagnata da un sacchetto pieno di libri: diciamo che nella specifica occasione mi sono contenuta).

Il libro in questione è Il libro degli schizzi, Jack Kerouac, inedito fino a quest’anno. Non un romanzo ma una successione di veri sketches, resi a parole anzichè con tratto di matita. Un continuo succedersi di nomi e aggettivi, che si impongono come presenze davanti ai nostri occhi e scorrono come veloci fotogrammi dell’America Anni ‘50.  Incuriosita e appassionata dalle immagini e dalla scrittura di Kerouac ho ripreso in mano Sulla strada, che avevo letto troppo tempo fa per averne un ricordo ancora vivo.

Ecco, Kerouac mi ha riconciliato con la letteratura americana (dopo la delusione di Fitzgerald), non solo per la scrittura ricca di immagini ma anche per la continua ricerca che dalla strada e dall’attraversamento del continente americano diventa ricerca di un senso-altro.

Dalla strada alle guide turistiche: mi preparo psicologicamente al Nepal consultando siti e libri, incerta se fare qualche vaccinazione preventiva (l’agenzia che organizza il viaggio non ne consiglia, ma leggendo in giro ne citano parecchie…. anche troppe… ho deciso di tralasciare l’anti-malarica ma forse l’anti-tifica e l’anti-rabbia….. mah….. chiederò al mio medico… sempre che mi sappia dire qualcosa in proposito….).

E dalle guide turistiche al teatro: ieri terza lezione di recitazione, esercizio interessante di osservazione e “immedesimazione” a specchio nei movimenti della persona che si ha davanti. Se non penso riesco a lasciarmi andare e assecondare gli input dell’insegnante nell’esprimere i vari stati d’animo. Purtroppo ancora troppo spesso mi sento scissa in due entità: quella che “fa” e quella che “osserva” dall’esterno e giudica e inibisce.

E dal teatro alla vita: la carta di Osho di oggi mi dice Sperimentare (decisamente in sintonia con l’attuale me stessa…) e recita così:

Guardati semplicemente intorno, guarda negli occhi di un bambino, oppure negli occhi della persona che ami, di tua madre, o di un amico – oppure senti semplicemente un albero. Hai mai abbracciato un albero? Abbraccia un albero, e un giorno scoprirai che non solo tu lo hai abbracciato, anche l’albero ti ha corrisposto, anche l’albero ha abbracciato te. Allora, per la prima volta, saprai che l’albero non è solo la forma, non appartiene solo a una data specie botanica, è un Dio sconosciuto – così verde nel tuo giardino, così ricco di fiori, così vicino a te, ti lancia un richiamo, insistentemente.

Osho Dang Dang Doko Dang Chapter 2

E così io sono diventata te, tutto quello che volevo, ma così diversamente da come lo volevo allora:  non è la prima volta che mi ritrovo a desiderare qualcosa, e a ottenerla ma in maniera del tutto diversa da come me la sarei aspettata.

Infine, al mio “Di tutto e di niente….” si aggiunge la felice sorpresa di trovare di nuovo una mia poesia selezionata da Rossovenexiano… eh lo so non sono modesta ma lo devo dire…. queste piccole cose che mi riempiono di gioia….

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One Response to “di tutto e di niente… un po’”

  1. Eh brava la nostra novella poetessa!!!

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