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Stazioni

Ci siamo incontrati in una stazione, una delle tante, forse solo un poco più spoglia. Venivamo da paesi diversi, ognuno con il proprio bagaglio a tracolla e una fila di fermate come spilli nel cuore.

Avevi occhi inquieti, di quelli che scavano l’oggi per estrarre dal mallo il domani, il sorriso come una passata di vernice su pensieri insondabili.

Io avevo occhi di latta, appuntati al seguito di un ieri sgradito.

ll nostro tratto e’ stato nostro soltanto, nessun passeggero sullo stesso vagone. Mi hai preso le mani, reti di ogni destino, per intesservi i fili di una energia scomposta.

Addormentata fra le tue braccia, te ne sei andato piano per non destarmi, scivolato via alla fermata successiva. Non so quale treno hai preso, eri già lontano quando mi sono svegliata. Io sono scesa alla mia fermata: c’erano altri treni ad attendermi, altri viaggi, e una fonte di luce in fondo ai miei occhi.

 

A margine:

La foto è tratta da stock xchng
Il mood è preso in prestito da Baskerville
La storia, invece, è opera mia

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3 Responses to “Stazioni”

  1. Souvenir says:

    alcuni incontri sono come sassi nello stagno, altri come la brezza: ritorna sempre con un brividino ondulato sulla superficie. Auguri.

  2. baskerville says:

    in the mood for… (onorato, comunque) 🙂

  3. alessandra says:

    @ b: in the mood for… si imparano sempre cose nuove 🙂

    @ s: grazie per gli auguri!

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