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Buon viaggio

Così sei andato, e non c’è stato tempo per un ultimo saluto. Forse egoisticamente è meglio così, preferisco ricordarti sorridente come quando ti venivo a trovare a Pontedassio e lasciavi quello che stavi facendo per chiedermi di me, di Milano, del lavoro… Si finiva col ricordare aneddoti di quando ero bambina, storie che probabilmente con mia mamma ripetevate spesso, ogni volta ridendone come allora. Pure sorridevamo per quei segni a matita che avevi fatto sul muro tanti anni fa, prevedendo ottimisticamente la mia crescita in altezza: i segni più alti non li ho raggiunti mai, la mia crescita si è arrestata ad un metro e sessantatré centimetri.
Il tuo ufficio circondato dalla campagna mi ha visto crescere, io che appena potevo accompagnavo mia mamma portandomi appresso i libri di scuola per studiare vicino a lei. Nella bella stagione ti accompagnavamo a raccogliere la frutta e la verdura che volevi regalarci con la generosità che ci hai sempre mostrato. Soprattutto ero contenta quando andavamo a raccogliere i fichi che crescevano sulle piante arroccate in collina, mi piaceva perché sulla collina c’erano le capre. “Andiamo dalle capre” chiedevo, così come quando più piccola ancora chiedevo di andare a trovare le mucche che stavano nella stalla.
Mi domandavi della scuola, eri contento che mi piacesse studiare, come chi avrebbe voluto farlo a sua volta, ma per condizioni avverse non aveva potuto. Rifiutavi il “lei” che ti davo per rispetto, volevi che ti dessi del “tu” perché – mi dicevi – il “lei” vuole mantenere un distacco. Io rispondevo che il “lei” si dà alle persone importanti e tu ribattevi “Io non sono importante, siete voi ad essere importanti”, ed intendevi noi giovani. Ti piacevano i giovani, ti piacevano il futuro, le possibilità, le sfide…
Quando ti ho telefonato per farti gli auguri per Natale e per il nuovo anno ti ho detto che sarei andata ad Hong Kong a Capodanno. Mi hai risposto che anche i tuoi nipoti in ritorno dal Giappone sarebbero passati da Hong Kong, mi hai chiesto che ci andavamo a fare e hai concluso “Voi siete tutti matti” ma ridevi, perché era quella pazzia fatta di curiosità che ti piaceva e che avevi anche tu.
Così penso che ora ne stai approfittando per fare un giro del mondo, tornando nei tanti posti dove sei stato nella tua lunga e non facile vita, e visitando quei posti che da vivo non hai visto mai.
Buon viaggio, dovunque tu sia ora. Io, per parte mia, porterò il tuo sorriso con me ovunque andrò.

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3 Responses to “Buon viaggio”

  1. Barbara says:

    insegnante?
    un bacio coccola, ci sentiamo per forza che ti devo abbracciare ♥

  2. Titti says:

    Un bel ricordo per una persona che per te deve essere stata molto speciale!

  3. monia says:

    ..leggevo vedendo le immagini.. – è un viaggio..e come tale.. bello.. – no matter where, no matter when.. it was.. and it will continue to be.. worthful.. – immagina quanti bei colori.. – un abbraccio

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