Liquido, il tuo sguardo:
mi tuffo nell’anima.
Ma è solo un istante.
Cascata di minuti
fra le braccia della terra.
Rallenta, la corsa: rallenta.
Squeeze. Spremuta
di midollo. Succo,
essenza-presenza:
gocciola, nell’assenza.
Siamo iles flottantes
su un lago di cenere spenta.
Stanotte mi hai baciato
in ciò che ho sognato.
I fantasmi della mia mente
risucchiati nella loro bara,
sigillati dalla pietra tombale
di un amplesso freddo.
Uno sguardo, e un bacio:
i fiori che vi depongo.
:O
matto… non ho capito 🙂
…è esterefatto, magari estasiato per le tue parole. credo.
piccola l’immagine della bara mi piace assaissimo.
:))
mah… fra tutto quello che ho scritto ultimamente, direi che è la cosa che mi piace meno … ma è quello che “vedo” in questo momento…. e stranamente non è triste…. è “freddo” forse, ma non è triste anzi…. 🙂
…è per quello che mi piace.
di solito non vado collezionando bare sai…..
😉