Metti l’universo di Pandora, ma togli la pellicola cinematografica: aggiungi un sapiente gioco di colori, costumi e luci e avrai davanti ai tuoi occhi Bothanica, lo spettacolo in cui Moses Pendleton fa danzare i suoi Momix in coreografie ispirate ai ritmi della natura vegetale e animale.
Le sonorità sono primordiali, un po’ Sound of the Nature, un po’ ritmo tribale. Le luci compiono miracoli nel far comparire figure eteree e fantasmatiche (coreografia di apertura), nell’evidenziare soltanto parti del corpo (opportunamente colorate) che vanno a comporre varie figure (terza coreografia), nel creare atmosfere da paradiso terrestre.
E poi il tripudio di colori, i costumi floreali che rivestono i corpi: dalle gonne-petalo rosse di reminiscenza flamenca ai vestiti-girasole… La danza risente di influenze dal mondo, la più evidente (oltre alle mosse di flamenco nella coreografia con gonna a petali) la vedo in una deliziosa coreografia del secondo tempo, in cui una danzatrice ruota su sè stessa all’interno di un contesto che definirei mistico, e che tanto più richiama alla mente la danza dei dervisci rotanti.
E ancora uomini-animali (centauri, insetti e strane creature a metà fra l’uomo e il baco da cui le figura umana si libera come di un ingombrante corazza) occupano la scena alternandosi agli uomini floreali.
Uno spettacolo così rigoglioso è un vero inno alla vitalità della Natura, e forse un invito a salvaguardarla, preservarla, rispettarla.
nuuuu :(((
ma dimmelo quando ci sono ste cose però…. 🙁
ebbene si..
buona settimana ale.. un abbraccio da dove sono di nuovo calate le temperature.. ma per poco.. perchè infondo è primavera.. e.. la natura si è già svegliata 🙂