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Diario di un anno difficile

di J.M. Coetzee

 

Diario di un anno difficileUno scrittore sudafricano avanti con l’età e residente a Sydney (il Senor C.). Una giovane vicina di casa di origine filippina, in cerca di un lavoro ma senza alcuna fretta. Il compagno di lei, un investitore dedito agli affari e senza troppi scrupoli.

Coetzee gioca fra finzione ed elementi autobiografici mettendo in campo le opinioni del Señor C. (o forse quelle dello stesso Coetzee) su politica e società attuali, destinate a dar luogo al saggio Opinioni forti, richiesta di un editore tedesco all’anziano scrittore protagonista del libro. Diario di un anno difficile è una partitura a tre voci: la prima voce è formata dai capitoli che compongono il saggio, la seconda voce sono i pensieri che occupano la mente del Señor C. a seguito dell’incontro con la giovane e attraente Anja, da ultimo vi sono i pensieri di Anja e i dialoghi con il suo compagno.  Anziché alternare le voci, Coetzee sceglie di farle scorrere in parallelo sulla pagina, cosicché contemporaneamente ci troviamo a seguire il lavoro dello scrittore, le sue riflessioni più intime e le reazioni della vicina di casa all’avvicinamento da parte dell’uomo.

Incontrata per la prima volta nel locale lavanderia dello stabile, Anja con la sua bellezza provocante risveglia nel Señor C. pensieri che lui stesso riconosce come oramai inadeguati all’età. Dal canto suo Anja, conscia dell’effetto che provoca sugli uomini, è divertita dall’interesse del vicino di casa e accetta la sua proposta di lavoro temporaneo come dattilografa. Il Señor C. è infatti affetto da una malattia che gli rende difficile la scrittura: per questo accompagna annotazioni di difficile interpretazioni alla registrazione vocale dei capitoli del suo saggio, che affida ad Anja affinché li trascriva a computer.

Anja, a dispetto della sua formazione internazionale, è rimasta una ragazza che sa molto poco di lettere; ha uno sguardo disincantato sulla vita e la politica di cui C. scrive la annoia. Scrittore e dattilografa non potrebbero essere più diversi, “vicini lontani”: eppure dai loro dialoghi, non di rado punzecchianti fino a giungere alla lite, nascono in entrambi riflessioni che li porteranno a modificare la propria visione delle cose.

Oltre che per la forma con cui giustappone voci diverse (compresa la voce dell’autore che a tratti si confonde con quella del Señor C.), Diario di un anno difficile è un testo molto interessante per le “opinioni forti” e le “opinioni tenere” che racchiude.

 

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