Archive for February, 2011

Teatro di narrazione: Kohlhaas

Un ricco spettacolo minimalista, con questo ossimoro definirei il Kohlhaas di Marco Baliani. Minimalista, perchè sul palco c’è un uomo, vestito di nero, seduto su una sedia per 90 minuti. Ricco, perchè per 90 minuti non vediamo quell’uomo, ma attraverso le sue parole vediamo campagne, mandrie di cavalli, boschi, villaggi e castelli feudali, il barone Von Tronka, il fedele servo
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Esperimenti bio: torta salata ai porri

La consegna di ortaggi bio di settimana scorsa prevedeva i porri, o meglio: gli sconosciuti porri. Dopo aver impiegato circa 10 minuti pensando al nome del vegetale (li ho già visti al supermercato…. ma cosa sono?) e aver beneficiato di una illuminazione improvvisa (ah sì! sono porri!) ho associato al nome un sapore, che non riuscivo a collegare invece al
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Non di sole lacrime

E non è soltanto questione di pianto: giovedì sera corso di teatro a suon di schiaffi (e calci). La scena di commedia che mi è stata assegnata nulla al momento sembra avere di divertente, ancorchè nel film da cui è tratta sia a dir poco esilarante. Il film in questione è Travolti da un insolito destino e la scena è
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Se una giusta causa risuona di motivi errati

Si potrebbe pensare che io non legga i giornali, che non mi interessi di attualità, dal momento che non ne parlo mai. In realtà non è così, generalmente (a volte anche confusamente) ho delle opinioni, nonostante non senta la necessità di esprimerle nell’angolo privato del mio blog. Una riflessione tuttavia mi ronza in testa da qualche giorno, da domenica diciamo,
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Piangere a comando

Il bravo attore si riconosce dalla capacità di vivere le emozioni in scena, trasmettendole al pubblico con l’intensità del vero. Affermazione di per sè piuttosto ovvia ma sulla quale, come in genere avviene per le evidenze, non mi sono mai soffermata a riflettere. Se non che all’interno del corso di recitazione che sto seguendo mi è stata assegnata una scena
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Art Project

Google Art Project: visitare un museo di Praga, di Mosca, di Berlino, di Amsterdam, di Madrid… il tutto in una uggiosa serata milanese. Bello, proprio bello. Qualche problema di caricamento delle immagini, qualche dettaglio da sistemare… ma l’Art Project di Google promette bene.