Non lo conoscevo (d’altra parte non ho mai ascoltato jazz), ma una mia amica sì, e quindi stasera sarò al Blue Note. Arriva sempre il momento di cambiare musica. E comunque stamane il cielo di Milano era interrotto soltanto dai profili netti delle montagne innevate. Limpido e cristallino: quasi un suono di tromba.
De André canta De André Pensavo che avrei pianto. Invece sono felice.
Sarà che da ragazzina ascoltavo prevalentemente Beethoven e Tchaikovsky. Sarà che quando ho iniziato ad ascoltare i cantanti contemporanei ho prediletto altri generi. Sarà questo o quello, ma la notizia letta ora del decesso di Michael Jackson non mi suona come fine di un’epoca. Chissà perchè, il primo pensiero che mi rimbalza in mente – in realtà più un ricordo
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Comunque. Se invece a voi la nebbia non piace (v. post precedente) la miglior soluzione in queste giornate grigie è alzare il volume della musica … purchè sia allegra, vitale, contagiosa. Il mio iPod suona da più mattine i Gogol Bordello (iniziate con East Infection e la giornata vi sorriderà ironica e energica… ). E la mente ritorna a Brighton
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Un’oca che guazza nel fango, un cane che abbaia a comando, la pioggia che cade e non cade le nebbie striscianti che svelano e velano strade… Profilo degli alberi secchi, spezzarsi scrosciante di stecchi, sul monte, ogni tanto, gli spari e cadono urlando di morte gli animali ignari… L’autunno ti fa sonnolento, la luce del giorno è un momento che
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