di Raymond Queneau Nei giorni a Praga mi ha tenuto compagnia Zazie nel metro, un libro che si legge velocemente per il susseguirsi di avvenimenti e colpi di scena e per il divertimento che deriva non soltanto dalla vicenda ma soprattutto dalla straordinaria maestria di Queneau di giocare con il linguaggio. L’esplorazione delle possibilità linguistiche di significati e significanti (doppi
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Davanti a Palazzo Reale c’è coda, ma ce lo aspettavamo: pazientemente ci mettiamo in fila, un sorvegliante dice che la coda potrebbe durare anche meno di un’ora. Previsione del tutto errata, dal momento che dopo un’ora e mezza abbiamo guadagnato appena l’ingresso del cortile interno, e un’altra ora ci vorrà per arrivare alle agognate scale che portano al primo piano.
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Domenica, di ritorno dalla Provenza (un ritorno che potrei intitolare Sulle orme di Chagall), ho scoperto una vera chicca: la Fondazione Maeght. Nascosta fra gli olivi che vestono le colline intorno a Saint Paul de Vence, la Fondazione ospita in questi mesi l’esposizione Mirò en son jardin. Quadri, ceramiche e sculture dove dominano le forme tonde e i colori sgargianti,
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Oggi mostra di Magritte, bellissima…. assolutamente folgorante. Il senso di assoluto “non-senso”, ciò che ti fa pensare “io quest’opera non la capisco, ma la guardo e forse non c’è nulla da capire, se non accoglierla così come è”. Come la vita no? E infatti, ecco le citazioni che più mi hanno colpita e che mi sono annotata (sì, la mostra
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