In una giornata più autunnale che estiva (a dispetto del calendario) si è consumata la fatica culminante l’anno di danza: il famigerato saggio di fine anno. Sono sempre un po’ scontenta alla fine, devo ancora trovare la chiave che mi consenta di ballare come durante le prove… Comunque stasera e martedì replicheremo Eklectika… e poi davvero fino a settembre sarà
Read more…
Io non lo so dire quanto è stata bella la serata di ieri. So solo che sono fortunata, perché ho amiche splendide con cui parlare e confrontarsi su qualsiasi argomento, senza giri di parole, senza sottintesi, senza remore di convenienza. Amiche che ti fanno riflettere sulla sterilità di un “non riesco” di fronte al solare incedere del “non riesco ancora”.
Non ce l’ho fatta, mi ero riproposta di non effettuare altri acquisti di libri prima di essere a quota –60 (60 libri ancora da leggere sullo scaffale…). Ma il 23 Maggio è la giornata nazionale per la promozione della lettura e io mi preparo a festeggiarla degnamente non soltanto parlando di libri, libri, libri, ma anche acquistandone un discreto quantitativo
Read more…
Un tempo mi piaceva vivere da sola. A differenza di tante persone che odiano la casa vuota e silenziosa, io ho sempre trovato nella solitudine una certa soddisfazione. Qualcosa però dev’essere cambiato in me, e non di poco, se il silenzio mi viene a noia.
Così ieri sera abbiamo debuttato a porte aperte, lezione di teatro al cospetto di un (non troppo folto) pubblico che ha assistito alle nostre improvvisazioni sui dove e sui chi. La prima improvvisazione si è svolta in uno studio medico e ne sono stata spettatrice, sorridendo per come i miei compagni hanno riprodotto dettagliatamente l’ambiente e per come hanno vissuto
Read more…
Al pari della bellezza, la banalità sta’ negli occhi di chi guarda. E talvolta è bello fare la spesa, rientrare a casa, e stirare una pila di camicie. Le tue. Ora ho i capelli rossi e mi piacciono tanto. Sorrido perché sono sempre io, e sgranocchio cioccolatini.
I primi fiocchi di neve mi provocano ancora la medesima eccitazione che provavo da bambina: mi elettrizzo. Vengo da una città di mare, dove la neve è avvenimento eccezionale: l’anno in cui i fiocchi bianchi si posarono sulle panchine e sulle palme del lungomare, Oneglia malinconica la rivedo attraverso foto di allora impresse nella mia memoria più che non attraverso
Read more…
M’hai detto t’amo, ti dissi aspetta, stavo per dirti eccomi, tu m’hai detto vattene. (Jules e Jim, di François Truffaut) Non so dire se mi sia piaciuto Jules e Jim. Quel che posso dire è che mi ha inquietato. E non per il tragico triangolo, ma per i tratti del carattere di Catherine: quel voler sempre pareggiare i
Read more…
Domandare a volte è più difficile che rispondere. Riflessione scaturita dalla serata di ieri: lezione di teatro, che è sfociata in lezione di schiaffi, ovvero come imparare a simulare l’atto di schiaffeggiare e la reazione allo schiaffo. Ma prima di questo abbiamo lavorato sulla fiducia reciproca, attraverso esercizi di conduzione e di ascolto ad occhi chiusi. E prima ancora, il
Read more…
La mia casa ideale ha un terrazzo. Magari un terrazzo non grande, ma sufficiente ad accogliere un tavolo e qualche sedia, gli amici a cena nelle sere d’estate, e qualche vaso di fiori. Ha una cabina armadio, la mia casa ideale: per ospitare tutti i miei vestiti, invernali primaverili estivi e autunnali. I cappelli, le borse. Le scarpe, le cinture.
Read more…
Hanno commentato: