Di questi ultimi due mesi non ho scritto molto, anche se sono stati mesi abbastanza densi (o forse proprio per tal motivo).
Ci sono state di mezzo certamente le vacanze (di cui scriverò a breve): due bellissime settimane on the road fra Seattle e San Francisco, un viaggio bellissimo immersi nella natura, a cui nulla è mancato se non un paio di giorni in più…
C’è stato (prima) un week end a Roma, durante il quale ho condensato la mia prima visita da turista alla Città Eterna (precedentemente a Roma ero stata soltanto in giornata, per lavoro, senza la possibilità di esplorarne le bellezze). Una visita che mi ha fatto apprezzare moltissimo una città su cui nutrivo stupidamente pregiudizi… al di là dei troppi turisti che la rendono un po’ meno godibile, ma vista la crisi economica ben vengano i turisti a rimpinguare le casse! E d’altra parte eravamo turisti anche noi, anche se non mi identifico con lo stereotipo del turista medio…
C’è stata la lezione aperta di teatro, che avevo preannunciato in un post di qualche tempo fa: una esperienza davvero bellissima. Bellissima perché per la prima volta sono stata (sufficientemente) soddisfatta di me stessa, mi sono sentita bene e persino divertita nelle mie parti, che erano diverse fra loro e stimolanti per motivi diversi: Claire delle Serve di Jean Genet, Allison di Ricorda con rabbia di John Osborne, Gwendolen de L’importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde (ovviamente di ogni testo abbiamo lavorato una scena soltanto!). Ed è stato davvero bello vedere i miei compagni di corso nelle loro parti, apprezzare il lavoro che abbiamo portato avanti in un anno aiutandoci a vicenda e grazie alla guida delle nostre insegnanti. E qui apro una parentesi, che poi parentesi non è…
Forse l’ho già detto in precedenza, ma davvero credo di essere capitata in una scuola di recitazione specialissima, con degli insegnanti splendidi, un posto dove indipendentemente dalle aspirazioni individuali (professionali o amatoriali) il percorso viene preso davvero sul serio, senza far sconti sull’impegno richiesto ma neppure sulla generosità dell’insegnamento. Che per gli insegnanti non sia solo un lavoro, ma una passione, un impegno in cui credono fermamente, una “missione”, è evidente fin dalla prima lezione. E penso che parte del clima di collaborazione e di amicizia che si instaura fra gli allievi sia merito del tipo di conduzione adottato dagli insegnanti. Pertanto, se abitate a Milano e siete in cerca di un corso di recitazione, non esito neanche un secondo a consigliarvi di andare allo Spazio Gedeone.
Purtroppo il livello successivo a quello che ho frequentato prevede la frequenza pomeridiana, cosicché dovrò rinunciarvi (devo ammettere che il corso è così bello che mi è passato per la testa di ripetere per la terza volta il secondo anno…). Per il momento credo che seguirò soltanto alcuni stage nel week end, che è meglio di nulla.
E a proposito di stage, mi sono finalmente iscritta ad un corso base di fotografia, che si terrà a metà settembre! Era da tanto tempo che desideravo seguirne uno, e anche se un week end non sarà sufficiente ad illuminarmi e migliorare sensibilmente il mio modo di fotografare, non vedo l’ora di parteciparvi!
Rimane ancora da decidere se dare un’ultima chance alla danza o iscrivermi ad un corso di yoga, anche se vista la condizione “incriccata” della mia schiena la seconda ipotesi mi sembra la più plausibile…
Ecco, come ogni anno il dopo vacanze mi provoca l’effetto “back to school” e i relativi progetti per l’anno incipiente. Incredibile, alla soglia dei quarant’anni l’anno sembra ancora iniziare a settembre e non a gennaio!
settembre è il mese della rinascita per me, ha sempre segnato il tempo dell’anno ma non per i motivi di cui parli nel post….
un vero peccato che tu non possa proseguire con loro il teatro, sei stata veramente molto brava ♥
Grazie cara 🙂 Comunque qualcosa farò… e ovviamente ti inviterò a vedermi 😀 bacio
Anch’io anch’io voglio venire a vederti!! 🙂