Quando sei all’interno di un contesto, difficilmente riesci a raccontarlo: non hai l’obiettività, il distacco necessario per poterne parlare.
Così mi capita quando sono in viaggio, nei giorni di permanenza fuori casa non riesco ad andare oltre la pura cronaca, la descrizione del singolo dettaglio. Poi, una volta reinserita nel mio contesto abituale, le impressioni immagazzinate prendono vita tutte insieme nella mia mente: non è necessario neppure che io “pensi” a cosa voglio scrivere. Sono loro – le impressioni – che si fanno largo, si impongono e tirano fuori la voce.
Così anche le storie d’amore: non puoi parlarne finché ti scottano la pelle e i sensi. E’ soltanto dopo, quando ormai è spento l’incendio di rovi che aveva occupato il posto del cuore, che le emozioni assopite si sciolgono in storie da raccontare.
Così anche.
Attendo. Che l’anno passato diventi cometa di parole: ormai è tempo.
io sono contenta.
tu sei contenta, stai bene.
e.
ci pensiamo su un pochino è…..e poi ci ritroviamo e facciamo il punto.
ti bacio 🙂
Bibi