Le tue labbra,
primule
di questa stagione
riposale sulle mie
sfiorandomi,
come desiderio
che si accarezza
nei propri sogni.
Addormentale
alle finestre curiose
dei miei occhi inquieti,
soffiando distillato
il tuo sorso di pace.
Placale
in piccoli morsi
di mutuo desiderio,
tracciando strade
dove non ci son confini.
Le tue labbra,
da sole
sapranno andare
mentre noi vaghiamo,
in confuso sentire
fra spire di logica
e i boccioli muti
di un’emozione.
ah che uomo fortunato! 🙂
uhm…. forse…. dovrei dirglielo 😉
focalizzazione dell’impercettibile… o del diversamente percettibile. se lo capisci sei a un buon unto. bella poesia… anche se nulla è poesia e tutto lo è 🙂
grazie…anche se in realtà sono al punto in cui non capisco… forse dovrei limitarmi ad accettare… il percettibile e l’impercettibile 😉