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15 Giugno 2008

Il 15 giugno 2008 era una domenica.
Il 15 giugno 2008 si giocavano gli Europei, ma l’Italia era già fuori.
Il 15 giugno 2008 non faceva caldo come quest’anno, l’estate vera è arrivata un paio di settimane dopo.
Lo ricordo bene il 15 giugno 2008, per ragioni più o meno futili, per motivi più o meno importanti.

Il 15 giugno 2008 ho trascorso la giornata in casa. Leggevo, e girovagavo su Internet. Così, senza averlo premeditato, forse per noia forse per distrazione, ho aperto questo blog. Era un periodo molto triste per me, l’anno scorso, e forse ancora più lo sarebbero state le settimane successive, anche se a ripensarle ora, attraverso le lenti del ricordo sono tinte di rosa e arancione: color del tramonto, color di primavera inoltrata.

Scrivere non ha messo ordine, ha solo fatto un po’ di pulizia, che era l’obiettivo principale nel momento in cui ho deciso di iniziare un percorso di auto-rigenerazione. Questo blog nasce da un discorso interrotto, un filo strappato che non aveva capo né coda, ed è diventato una lunga chiacchierata con me stessa.

E un supporto di memoria digitale: grazie a questo blog ho perso il meno possibile degli istanti di questo lungo anno. Lungo sì, perché tante sono le cose che ho fatto e che ho visto, tanto che mi sembra di aver vissuto quest’anno più di quanto avessi fatto in tanti anni passati. I miei viaggi , le mie poesie, i miei pensieri e le mie emozioni, gli spettacoli e le mostre che ho visto, quello che ho provato che ho sofferto e che ho apprezzato… in qualche modo è tutto registrato qui dentro, e leggere alcune frasi, alcune parole mi riporta con scottante nitidezza all’interno dei singoli istanti.

Quanti sorrisi ci sono in un anno? E quante lacrime? Quanto dolore, e quanta gioia? Quanti amici che mi hanno abbracciato, quanti consigli che mi sono stati dati e che ho dispensato, quanto….infinitamente quanto!

Canticchio Rien de rien. Edith Piaf, chissà come e chissà perchè mi è venuta in mente, non fa parte del mio usuale repertorio musicale. Non, rien de rien, je ne regrette rien… Chissà perchè e chissà come.

Questo post era già scritto nella mia testa ieri, nell’esatto anniversario, poi il lavoro, poi il rientro a casa a notte inoltrata… non ho fatto in tempo a tradurre in parole i miei pensieri, fissarli sui tasti e affidarli alla rete…. 

Così ecco, termino oggi, su un pensiero che forse è un po’ per me stessa, e certo anche un po’ perchè:

Mi chiedo come si possa continuare ad ascoltare De André senza aver imparato a chiedere Ciao, come stai… ma forse è troppo tempo ormai che non vendono più gazze parlanti….

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10 Responses to “15 Giugno 2008”

  1. unpodime says:

    jamais regretter.. jamais.. – perchè non c’è giusto o sbagliato.. nel momento nel quale fai.. nel quale vivi.. in quel momento è giusto.. – un bel soffio yas.. 😀

  2. ROCKPOETA says:

    Quanti respiri anche amari in questo tuo post, respiri di vita vissuta di poesia accarezzata e di ricordi che ancora (anche se poco) ti lasciano una piccola ferita forse.

    Un bacio Yas

    Daniele il Rockpoeta

  3. alidada says:

    è molto bello quello che hai scritto e il senso che dai alle cose.. Buon compleblog e un abbraccio…

  4. annacarata says:

    ciao yasmina. come stai?

  5. Prima di tutto buon compleblog!!

    E poi volevo ringraziarti personalmente di averlo aperto perchè mi ha dato la possibilità di conoscerti, almeno virtualmente…per ora.;-)

  6. dolcedgiorno says:

    la malinconia che sembra legare i tuoi giorni uno all’altro… forse è solo un mezzo per non “disgregarti” durante un processo delicato come quello della pulizia, e della ricostruzione di te stessa.

    Ma è stato un anno pieno… pieno anche di sorrisi dati e ricevuti. E quanto vale un sorriso? Tanto, secondo me tantissimo.

    Buon primo anno di blog… ti auguro ancora un anno di “tanto”! 🙂

  7. Gli anniversari vanno ricordati e amati, perché sono la testimonianza di una vita vissuta. Sono felice di averti incontrata su questo cammino virtuale, e mi auguro che potremo proseguire ancora a lungo…

    V

  8. pierthebear says:

    ciao Yas.auguri per il tuo primo anno da blogger 😉 sai non è vero il tuo pensiero…se si ascolta De Andrè..un “ciao come stai”..anche se non lo si riceve..il nostro cuore è felice ugualmente…un salutone…pier

  9. alessandra says:

    grazie a tutti… 🙂

    nascere fa sempre un po’ male no? lo shock del cambiamento, la prima aria che entra nei polmoni… ecco, io in quest’anno sono rinata, quindi ben sia venuto il dolore…

    e poi i sorrisi e l’amore e l’affetto e i momenti belli ripagano di tutto 🙂

  10. lorenzo81 says:

    Ti ho scoperta quasi un mese dopo.. è stato un piacere!

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