Oggi girovagando in Mondadori mi soffermo davanti ai libri della sezione “informatica”. Accanto ai vari “Web 2.0”, “Social Networtking”, ecc. è apparso un nuovo filone, il filone “Facebook”.
Sfoglio abbastanza perplessa il primo libro su cui troneggia la scritta Facebok: è un manuale che definire per dummies è persino riduttivo. Per filo e per segno spiega “come ritrovare i propri amici su Facebook”… meno male che lo spiegano….
Il secondo libro è un insieme di interviste a personaggi più o meno famosi, oggetto dell’intervista ovviamente il più trendy network sociale. Ma è il terzo libriccino ad attrarre la mia attenzione, così pieno com’è di aneddoti (verisimili anche se plausibilmente costruiti a bella posta) sull’utilizzo di Facebook. Sono tentata di acquistarlo, guardo il prezzo: solo € 10,00…. ma poi passo al reparto “libreria vera”, acquisto un Vargas, un Queneau, un De Luca, e due autori a me sconosciuti (Geoff Dyer e la Bellocchio).
Compro anche un paio di riviste di viaggi, che non si sa mai, e rifletto che 10 euro saranno pur pochi, ma probabilmente non vale la pena di sprecarli in un libro scritto per vendere copie. Che poi se Facebook riesce a smuovere l’editoria italiana allora sì che ha diritto al titolo di fenomeno.
By the way, a fronte di ben 3 diversi libri su Facebook in Mondadori non ho trovato neanche un Bukowski….
ciao yas…si ti do ragione…Vergas è molto meglio del manuale di facebook…pero anche le riviste di viaggio…ciao yas un salutone..pier