La domenica sera è perfetta per andare a teatro. Peccato che il più delle volte lo spettacolo serale la domenica venga soppiantato dal pomeridiano, il che secondo me è meno ideale.
Invece stasera era di scena al Libero Coppia aperta, quasi spalancata, commedia molto, molto divertente di Dario Fo e Franca Rame. Anzi, a rigor di termini, più farsa che commedia, se commedia è quel genere che comincia male e finisce bene… Anche la risata dovrebbe essere amara, di fronte al dramma di una coppia scoppiata, con marito fedifrago propugnatore della nuova concezione di coppia aperta, ma in fine dei conti niente affatto disposto a riconoscere alla moglie le medesime libertà di cui lui stesso si appropria. Tuttavia la risata prevale sulla riflessione, forse anche spinta dal ritmo serrato della pièce.
Brillante l’interpretazione dell’attrice (Dominique Evoli), più “recitativo” e meno convincente, a parer mio, lui. Mi chiedo se sia un mio difetto di prospettiva, dal momento che ultimamente guardo gli spettacoli teatrali con l’occhio di chi cerca l’immedesimazione, l’espressione di un sè all’interno del personaggio. Probabilmente non è lo sguardo giusto di fronte ad un testo che contiene elementi di meta teatro, una rappresentazione in cui gli attori appositamente considerano il pubblico come interlocutore di brevi parti narrate. Pur con queste premesse, la figura della moglie risulta senza dubbio più interessante (probabilmente già a livello di sceneggiatura) e gran parte degli applausi vanno a lei.
le mogli degli altri sono sempre più interessanti dei loro mariti 😀
ahi ahi bask, vorresti forse insinuare che le donne interessanti sono sempre sposate…. e gli uomini interessanti sono (spesso) single?? 😀
Più che altro è molto più “comodo” avere relazioni con donne sposate: non bisogna promettere loro nulla. Come “oggetti di sfogo” i maschi le adorano. 😀