Oggi, in onore della mia amica Barbara, ho cucinato il mio primo pranzo vegano. Scrivo “primo pranzo vegano” perchè non mi sono limitata come al solito a preparare insalate ricche e piatti a me conosciuti e privi di derivati animali, come la pasta alle verdure, il risotto ai funghi o alla zucca, ecc. (eh sì, per me ligure il risotto si fa tranquillamente senza burro, in quanto si usa l’olio… poi è sufficiente non aggiungere il parmigiano per ottenerne una pietanza vegana).
Tutto è partito dalla spesa… anzi, da prima. In settimana ho ricevuto lo scatolone di delizie di Portanatura, che conteneva fra le altre cose una zucca, un porro e le batate (ovvero le squisite patate dolci, o patate americane). Così è nata l’idea di una torta salata alla zucca accompagnata da batate al forno. Poi, sfogliando “Cucina naturale” di novembre (la rivista di cucina che ho iniziato a seguire da quando “frequento” il Superpolo Bio) ho trovato una bella ricetta di risotto con radicchio rosso e topinambur (a proposito, ma quanto buoni sono i topinambur? dovrei comprarli più spesso!) che è diventata il primo piatto. Per la torta di zucca, ho preparato la pasta con farina di farro e farina di kamut (seguendo le indicazioni trovate sempre nel medesimo numero di “Cucina naturale”) seguendo però quest’altra ricetta per il ripieno, in maniera da avere una farcitura senza latticini.
Infine, ho preparato dei buonissimi biscotti “chocolate chips” (e non dico buonissimi per vantarmi, ma per dar merito all’ottima ricetta trovata su Veganhome.it).
Ecco, devo dire che sono molto, molto contenta. Perchè ho riscoperto il piacere di mettermi ai fornelli per una buona mezza giornata (e cucinare con calma mi rilassa). Perchè ho sperimentato ricette con ingredienti mai usati prima (lo sciroppo d’agave, le farine di farro e di kamut, il latte di soia…). Perchè sebbene io sia ben lontana da una scelta di vita vegana qualche incursione in una cucina interamente basata su ingredienti di origine vegetale non può che essere utile per variare la mia alimentazione abitudinaria, troppo incentrata sempre sugli stessi cibi. Sperimentando posso trovare alimenti da introdurre normalmente, o modi diversi di cucinare le medesime cose.
A tal proposito, ecco in anticipo i propositini alimentari per l’anno nuovo (beh, non posso certo cambiare abitudini a 15 giorni dalla fine dell’anno, e con le festività imminenti!):
– ridurre il consumo di latticini partendo dall’eliminare il latte alla mattina
– mangiare almeno le classiche e raccomandate 5 porzioni di frutta/verdura ogni giorno
– variare la frutta e verdura consumata
– ridurre il consumo di carboidrati complessi (pane in primis)
Mangiare carne non più di una volta alla settimana è qualcosa che mi viene naturale quindi non mi devo neppure impegnare particolarmente su questo punto… e l’eliminazione totale al momento non è ancora in programma, in futuro vedremo…
Ci sono tanti altri propositini che sto maturando, ma al momento mi fermo qua, che domani è lunedì di nuovo…
è un modo sicuramente buono per alimentarsi.. però bisogna anche considerare l’apporto alternativo di proteine… – quanto al pranzo.. sono le sei di mattina ed a me è venuta fame :-/ buon inizio. bisou
Eccomi eccomi ma ti pare che mi perdo questo post??
Intanto era tutto spettacolarmente squisitissimo [ma tu, per l’appunto, cucini bene di tuo]….sono contenta delle tue considerazioni, non possono che fare bene sia a te che al nostro pianeta, per tutta una serie di motivi di cui noi abbiamo parlato (e sono piuttosto noti) ma qui non mi pare il caso.
@Monia mi permetto di risponderti che il mito delle proteine è davvero da sfatare…senza fare polèmica (inutile) ti cito due esempi: Carl Lewis e Mike Tyson sono entrambi vegani ^^
….i biscottoni me li rifai vero ? 😀
grazie barbara di fatti non sapevo :o) io resto però del parere che il corpo abbia bisogno anche di quelle – per la serie ‘alimentazione equilibrata’ 😎