Archive for the 'pulizia mentale' Category

è probabile

E’ probabile, che io riempia la vita di impegni per non rimanere sola la sera a casa. Che poi non è così traumatico, non è così brutto… che poi anzi, è anche rilassante star qui, accocolata sul divano, con il portatile in grembo, a porre fine ad una settimana un po’ sotto tono. Che poi in sè non sarebbe mica
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fine settimana

Vado a sciare. Ciao ciao blog, ti lascio per pochi giorni, il tempo di un week end… E sono giorni che vorrei scrivere, ma non mi riesce: è stata una settimana piena di piccole sorprese e scoperte, quelle piccole grandi cose che non significano nulla forse ma che riempiono il cuore di belle emozioni. la prima lezione di recitazione…. quanto
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risvegli

Confusi tra sterpi bruciati e secchi residui di foglie gialli tulipani dell’anima tendono tenui avvisaglie. Gelata di lungo inverno si attenua ai tiepidi raggi: sfoggio colorata corolla, ignota al futuro, messaggi. Si schiudono occhi di miele, porpora i miei petali fragili. Sguscia il gheriglio intorpidito ed il peggio infine è passato.

nebbia

Milano nebbiolina. Attraverso piazza Einaudi, le sagome dei cantieri si smarriscono in atmosfera sospesa, i palazzi tendono le loro cime golose tuffandosi in una festa di zucchero filato. La nebbia, mi piace. I contorni delle cose si sfumano, si sfilacciano nell’indefinito: che è come dire si protendono verso l’infinito. Tutto sembra possibile, la realtà perde i suoi confini, diventa plasmabile,
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in Altre giornate

Il tergicristallo si è fermato. Non piove più, anche se il cielo è ammantato di grigio. Succede. Alla fine succede, che passa. Prima lo sapevo razionalmente e per averlo già provato altre volte, quindi lo ricordavo a me stessa: passa, aspetta che passa. Stringi i denti, stringi i pugni, stringi tutto quello che vuoi… perché tanto poi passa. E qualcuno
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Just Ordinary people

E’ la mia canzone da questa mattina: John Legend, Ordinary People. We’re just ordinary people We don’t know which way to go ‘Cause we’re ordinary people Maybe we should take it slow Bellissima, suonano dentro di me queste note equeste parole. Ancora una volta tanti pensieri, frammenti sparsi: mi ero sbagliata sai, ti eri sbagliato. Non sono la luna, sono
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comprensione

Comprensione: l’anno nuovo mi porta un grande una grande voglia di comprensione, nel senso di com-prendere, accogliere, non giudicare. Un senso di panismo anche, che sa molto di orientale se assunto a filosofia di vita: forse hanno lavorato sotterranee in me le letture degli ultimi mesi. Mi sembra che uno straccio bagnato sia passato sulla mia mente, a togliere tutte le sporcizie,
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le sere a casa

Assaporo una serata casalinga, senza nulla da fare se non godere del dolce far niente, stare al pc, riordinare le foto, curiosare … curiosare. Lavoro un po’ ai miei esperimenti di scrittura, penso e non-penso. Che grande conquista questa del non pensare…. sempre un po’ precaria, sempre un po’ in bilico, ma sempre piacevole. Leggo: proseguo con Di qua dal Paradiso,
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il bilancino

Fra poche ore parto, destinazione Cairo… proprio in questi giorni in cui il Medio Oriente ribolle,  ma pazienza! Si approssima la fine di un 2008 per me faticosissimo dal punto di vista mentale-emotivo. In fondo la fine di un anno non è che una convenzione, ma poichè siamo esseri convenzionali anche quando tentiamo di essere non-convenzionali, propongo il mio personale
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oggi

Oggi il vento ha raccolto le foglie, tutte le foglie morte che ancora stavano sospese sui rami, le ha scosse e raccolte in montagne di colori secchi. Il cielo è terso, il vento spazza e pulisce, porta con sè la polvere. Rischiara. Vado ad uno stage di danza. Che stanchezza. A volte vorrei stare a letto a dormire.