di Philip Roth In Operazione Shylock Philip Roth mette in scena Philip Roth, in un divertente susseguirsi di episodi surreali che testimonia l’imprevedibilità e l’inspiegabilità del reale. In un gioco di scambi di personalità, Roth utilizza la dichiarata incoerenza della vicenda per immedesimarsi nel protagonista, conscio del fatto che la storia narrata risulterà non credibile per il lettore. La realtà
Read more…
Un mese di poche parole, come i nati sotto il suo segno. O forse sono così felice che mi dimentico di scrivere.
Trentasei. Non sono pochi. Ma molti di più sono stati i pensieri e gli auguri che ho ricevuto: via sms, email, facebook, messenger, telefonate, skype, e di persona. Pensieri buffi e messaggi teneri, alcuni davvero inaspettati. Un semplice grazie non esprime compiutamente il calore che mi è stato trasmesso, ma gli occhi ridono e questo è un bellissimo segno. Trentasei.
Read more…
Stamattina ho svoltato: solita svolta su quotidiana strada, ordinario seguito in colonna d’auto. Lo sguardo precipita sul grigio di una fascia di lana, prima di incontrare una fronte e riconoscerla come tua. Tu in sella ad un cavallo zoppo, redini colorate conosciute un giorno, imbrigli i riccioli della fantasia. Assorto, guardavi il semaforo sull’altro lato della strada, mentre io guardavo
Read more…
Finalmente so cosa scegliere sul catalogo punti Fidaty. Resta da vedere quali e quanti saranno i posti disponibili… Sabato 25 e Domenica 26 Ottobre a Milano c’è la Festa del teatro. Per gioia o purtroppo, quel week-end sarò interamente impegnata nella danza (stage di 2 giorni… iniziano le maratone di ballo!), quindi non riuscirò a vedere alcun spettacolo. Per chi
Read more…
Così vado ad una mostra che attendevo da un po’, pregustando la scoperta di una corrente artistica che ad altro non collegavo se non alla letteratura, e pure in questo campo con ricordi via via più sbiaditi: la Scapigliatura, un pandemonio per cambiare l’arte. E scopro (grazie a lei, che me l’ha spiegata) una tecnica pittorica affascinante ma che dal
Read more…
In Giappone ho comprato un bracciale che da allora non smetto di portare: è un rosario buddhista, 108 grani che rappresentano ciascuno un desiderio. Quando ne ho spiegato il significato a mia madre, ha commentato: “Ah, così tutti i desideri si esaudiscono”. Io: “No, così tutti i desideri si annullano”. Non ne ha compreso molto bene il senso. Diciamo anzi
Read more…
Già dalla prima scena capisci che non è Hollywood. E non soltanto per il paesaggio arido e montagnoso che individui immediatamente come francese. Sarà che i profili di quelle montagne li conosco bene e immediatamente mi ricordano le domeniche della mia infanzia. Comunque, a prescindere dall’ambientazione, i film hollywoodiani sono pieni d’azione. Anche quando l’azione non è concreta, è verbale.
Read more…
Ho già detto che amo i teatri piccoli, quelli dove abbracci con lo sguardo gli altri spettatori e ti senti partecipe insieme a loro, quelli dove gli attori si muovono a pochi metri da te, cosicché ne senti quasi il respiro in faccia. Ho già detto che un paio di teatri milanesi sono quelli che più spesso frequento, proprio per
Read more…
Una tazza di latte e miele, zuppa di biscotti, un giorno mi riporterà queste sere tirate tardi a leggere e a sfiorare la tastiera di un pc per trarne note che sbocciano a fior di labbra. Se vizi sono quelle cose a cui non sappiamo rinunciare, questi sono i miei peggiori, i più pervicaci. L’ultimo Lagaccio di questa sera ha
Read more…
Hanno commentato: