paradossi

La rimozione, nel tentativo di esorcizzare il dolore in assenza, ne rafforza la presenza. Dolore dell’assenza. Presenza del dolore dell’assenza. Presenza dell’assenza, dolorosa. Datemi un evidenziatore, per mettere in luce ciò che non posso cancellare.

sono ancora qui

Sono ancora qui, non mi sono mossa, con il groppo in gola, le lacrime strette fra le ciglia, imbrigliate. Sono ancora qui, in questo volgere dell’anno incappucciato di neve, ammantato di freddo. Mi manca il tempo per me, tempo per leggere, scrivere, disegnare…. dormire anche. Mi manca il tempo, eppure ne disperdo a piene mani in inezie, girovagando in rete
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oggi

Oggi il vento ha raccolto le foglie, tutte le foglie morte che ancora stavano sospese sui rami, le ha scosse e raccolte in montagne di colori secchi. Il cielo è terso, il vento spazza e pulisce, porta con sè la polvere. Rischiara. Vado ad uno stage di danza. Che stanchezza. A volte vorrei stare a letto a dormire.

vita

Viaggio sospesa: la vita conchiglia con manto di sabbia, di sale, rappresa. Lampi. Illumini notte, intra-vedi, non vedi. Sul fondo singhiozzo del mare, profondo. Ti stringo, nel pugno, sospiro, sei niente. Eppure, sei tutto: l’istante, presente. Perchè questo infine, questo è il momento. Mentre il prima e il dopo è soltanto silenzio.

Seurat e i neoimpressionisti: riflessioni post mostra

Riflssioni post mostra Seurat e i neoimpressionisti: i colori. I colori sì che sono importanti, alla fine noi vediamo i colori, non le forme. Le forme sono solo una deduzione, una associazione dei colori. Quindi quello che percepiamo con gli occhi non sono le cose in sè, ma solo la loro pigmentazione. E’ forse per la stessa ragione che non abbiamo una
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frammenti

Sono affascinata dal diario di Simone de Beauvoir. Preparo il mio “evento-spettacolo di danza” organizzato tutto da me. Martedì vado al concerto di Guccini. Sto stringendo sempre più amicizia con il mio gruppo di danza, siamo quasi “una compagnia”, anche se a volte un po’ sgaruppata… Attraverso la scrittura ho finalmente metabolizzato quest’anno così strano per me, così “tormentato”: finalmente
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novembre alle porte

La conquista della serenità interiore non è un viaggio che abbia una meta, una destinazione. Parti, e per un po’ sei contento del percorso che stai facendo. Poi succede che ti incagli, non capisci perchè e non capisci come, ti ritrovi bloccato in una secca e non riesci ad uscirne.  A volte più che una secca ti sembra un vortice che
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in viaggio

Sono rimasta senza parole: era da un secolo che non pescavo una carta di Osho, e cosa ho pescato? quasi una risposta al mio post precedente…. IN VIAGGIO La vita è una continuità eterna e perenne. Non esiste una destinazione finale verso cui sia diretta. Il semplice pellegrinaggio, il viaggio in sé è vita, senza raggiungere alcuna meta, alcuna destinazione
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noi corriamo sempre in una direzione

Continuando sul filo gucciniano, un’altra frase mi ronza in testa: Noi corriamo sempre in una direzione, ma qual sia, che senso abbia, chi lo sa Chi lo sa in quale direzione sto andando… Mi chiedo, mi chiedo cosa voglio in realtà. Voglio davvero la libertà, l’indipendenza? … ma la libertà da cosa? che per quanto distante io  corra inciampo sempre
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autunno

Un’oca che guazza nel fango, un cane che abbaia a comando, la pioggia che cade e non cade le nebbie striscianti che svelano e velano strade… Profilo degli alberi secchi, spezzarsi scrosciante di stecchi, sul monte, ogni tanto, gli spari e cadono urlando di morte gli animali ignari… L’autunno ti fa sonnolento, la luce del giorno è un momento che
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