Milano e lo sport

Il Comune di Milano ha organizzato nel week end del 5-6 settembre Milano in sport, iniziativa che prevede (o meglio prevedeva, essendosi conclusa qualche ora fa) “dimostrazioni e tornei aperti e gratuiti per tutti”. Come da opuscolo di presentazione, “lo scopo è coinvolgere tutta la città in una grande festa dello sport (…), facendo conoscere e provare, grazie al supporto
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Pausa sigaretta

Siccome le sigarette fanno male ma la pausa è salutare, clicco su Stumble giusto il tempo di trarre 5 o 6 boccate di fumo virtuale. Curioso il sito di oggi, Who were you in your past life? chiede. Allora per gioco inserisco la mia data di nascita, clicco su Press for diagnosis, ed ecco il responso. Your past life diagnosis:
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Lune d’agosto

Ieri sera, l’Aurelia un nastro nero tirato da un capo e all’altro della Liguria. La luna bianca, splendente nell’aria tersa, versa bagliori d’argento su un mare che s’abbraccia al buio. Quante volte ho percorso questa strada, nei tempi sospinti col piede sull’acceleratore, quando il futuro non era che una domanda! Parole e gesti lampeggiano, intermittenze schiudono veloci spiragli sul mistero
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Tokyo dreams

Ci sono città da visitare, guida in tasca e piantina alla mano, per non perdere neppure un monumento, una cattedrale o un tempio, un ponte, un museo… Ci sono città da vivere: quelle in cui vagare senza meta, divertendosi nello scoprire angoli nascosti, sbirciando le vetrine e curiosando nei negozi, sedendosi su una panchina soltanto per osservare con calma il
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ritorni

Dunque eccomi qui, e non so da che parte iniziare. L’unica cosa che è ripresa davvero è il lavoro. Per il resto sono ancora un po’ sospesa, l’orologio segna l’ora di Tokyo e il mio cuore un po’ di mal d’Oriente.

Lipstick Jihad

di Azadeh Moaveni Azadeh Moaveni è una iraniana crescita in California alle porte della modernissima Silicon Valley. Alla ricerca di una identità che la faccia sentire parte della propria terra e della propria cultura, si trasferisce nel 2000 a Teheran in qualità di inviata del Time Magazine. Lipstick Jihad è il racconto degli anni trascorsi nella capitale iraniana (2000-2001): le
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Japan!

Manca poco ormai: fra un paio di giorni sarò in volo, destinazione Osaka, per spostarmi subito dopo a Kyoto, dove inizierà la mia avventura giapponese. Sono giorni di preparativi, forse più psicologici che materiali (dal momento che i – spero limitati – bagagli li assemblerò domani). Sono giorni afosi, ma probabilmente non quanto quelli che mi aspettano a destinazione: venerdì,
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Ci sono molti modi

Capitano giornate in cui vorresti dire tante cose: talmente tante che non sai da che parte iniziare. E anche a trovarlo, il bandolo della matassa, non basterebbero le parole a dar vita ai fili. Forse servirebbero le note o i colori… ma le mie dita non sanno dipingere e di suonare hanno smesso da un pezzo. Il silenzio è un’arte,
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Sarabanda lenta

Il marmo è inflessibile, e le ginocchia dopo un po’ fanno male. Immergo la spazzola nell’acqua del secchio, poi strofino la macchia scura sullo scalino. Una macchia dopo l’altra, una macchia dopo l’altra: l’acqua nel secchio è nera. Mi alzo per gettarla via, ritorno con acqua pulita e un riflesso di aloe saponaria. Lavo, questi scalini protesi verso una cattedrale
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Soggettivo oggettivo

Le tue parole aguzze come pietre spietate sono rete che pesca la mia anima che guizza e le branchie impazzano inalando il Fatto.