calendario

Giusto per non illudermi troppo su questo 2009, ho dato un’occhiata al calendario per segnare tutte le festività che potrebbero “degenerare” in ponti, gite, week end fuori Milano & amenità varie. Dunque, la situazione è la seguente: 25 aprile – sabato …sigh… 01 maggio – venerdì (va beh… meglio che sabato) 02 giugno – lussuosissimo: è un martedì! 15 agosto
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risvegli

Confusi tra sterpi bruciati e secchi residui di foglie gialli tulipani dell’anima tendono tenui avvisaglie. Gelata di lungo inverno si attenua ai tiepidi raggi: sfoggio colorata corolla, ignota al futuro, messaggi. Si schiudono occhi di miele, porpora i miei petali fragili. Sguscia il gheriglio intorpidito ed il peggio infine è passato.

Revolutionary road

Eccoci qui con l’ormai settimanale appuntamento cinematografico: questa volta tocca a Revolutionary Road. Che non fosse una commedia lo sapevo, che fosse così “tosto”  invece non lo immaginavo. Diciamo che se siete eccessivamente allegri e cercate di smorzare la vostra allegria, questo è il film che fa per voi. Se siete in crisi e incerti sulla sorte della vostra coppia…
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pure negligenze

Le tue mani che mi carezzavano in bordo a un rivo nel sole estivo e quelle ancora ieri appena prima dei tuoi baci.   Sorrido, e rido perché torno bambina quando mi sfiori e attraverso in punta di lingua la tua pelle calda.   Sono tutti i baci che ho desiderato, che hai desiderato, legati in un istante che sfuma
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aforisma del venerdì notte

Il passato è una lavagna che si cancella ogni giorno.

Notre dame de Paris

Ieri sera Notre Dame De Paris all’Arcimboldi. Impressioni discordanti. Ovvero: scenografie di grande effetto. Regia mirabile. Orchestrazione dell’insieme riuscita. Ballerini ed acrobati sicuramente bravi… Fin qui tutto ineccepibile, insomma. Quello che non mi ha coinvolto invece sono le musiche di Cocciante (le musiche, ovvero la cosa che di solito viene maggiormente celebrata in questo musical….) e la relativa interpretazione da
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accuse o scuse

Un dito puntato contro, accusa. Scusa, confusa com’ero.   Scava un’impronta di vernice rappresa, condensata in vuota bolla di pensiero.   Pozzo nero di emozioni, dove la lingua affonda curiosa, incubatrice di desiderio.   Non erano lacrime, solo i miei occhi di pece ritratti. M’attrae, questa follia di silenzi protratti.   Mani che scavano in ventre di terra, esploratore di
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un matrimonio all’inglese

Divertente. Bei dialoghi. Alcune scene davvero belle (la campagna inglese nella nebbia….. eh sì la nebbia, la nebbia… quanto mi piace…) Ma soprattutto…. quant’è sexy la scena di tango….. mette i brividi.

ignoto

I miei occhi ardenti di vita, su narici che fiutano il mondo con istinto di bracco, e le mie mani, le mie mani rapaci protese e curiose d’esperienze diverse, Tu, che pur mi insegnasti a volare, non conosci.   Ed il loro rimpianto non può sfiorarti.

East Infection (… musicoterapia …)

Comunque. Se invece a voi la nebbia non piace (v. post precedente) la miglior soluzione in queste giornate grigie è alzare il volume della musica … purchè sia allegra, vitale, contagiosa. Il mio iPod suona da più mattine i Gogol Bordello (iniziate con East Infection e la giornata vi sorriderà ironica e energica… ). E la mente ritorna a Brighton
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